«Venti appuntamenti che si svolgeranno nel ciclo “Settimane da protagonista”, una per ciascuna delle nove filiere cooperative (agroalimentare, abitazione, credito, sociale, sanità, lavoro, consumo, pesca, cultura e turismo). Obiettivo comunicare la distintività dell’impresa cooperativa e ribadirne le caratteristiche uniche: l’importanza del territorio e il pluralismo delle forme d’impresa, la capacità delle persone e dei cittadini di autorganizzarsi per rispondere ai propri bisogni e a quelli della collettività».
Lo dice Giorgio Mercuri, presidente di Fedagri Confcooperative e dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari intervenendo per Confcooperative all’HangarBicocca nel corso di “Le idee di Expo: la carta di Milano” dove annuncia che Confcooperative «prenderà parte a Expo 2015, come official sponsor di Cascina Triulza, il Padiglione della Società Civile». Confcooperative, tra l’altro, è tra i soci fondatori di Fondazione Triulza.
«L’attenzione alla persona e al territorio – continua Mercuri – sono il paradigma di uno sviluppo sostenibile che vogliamo rappresentare al meglio nel corso di Expo 2015, con un ruolo da protagonista, dentro Cascina Triulza, che esprime i valori legati a doppio filo all’impresa cooperativa: la cura e l’affermazione dei beni comuni; l’inclusione sociale e la solidarietà, in particolare, verso le fasce più deboli della società».
«In un mondo che procede a velocità sempre più sostenuta sulla strada dell’omologazione rimarchiamo che la cooperativa non delocalizza, nasce sul territorio che la esprime per rispondere ai suoi bisogni. Tutti gli eventi che terremo a Cascina Triulza, con le nove filiere della cooperazione – aggiunge Mercuri – hanno come obiettivo quello di dare visibilità alla cooperativa quale impresa di persone prima che di capitali. Un’impresa che come sentinella del territorio interpreta e risponde da un lato alle esigenze della società e dall’altro al bisogno del singolo di trovare lavoro, reddito e occupazione».
«Il nuovo modello di sviluppo che Cascina Triulza vuole lasciare come vera eredità di Expo Milano 2015 è basato proprio sulla collaborazione fra Società Civile, mondo delle imprese e Istituzioni – commenta Massimo Minelli, Consigliere di Fondazione Triulza – Di questo modello i territori sono spesso un esempio virtuoso nel nostro Paese, grazie anche al sistema cooperativo, ed è per questo che vogliamo valorizzarli e farne i veri protagonisti a Cascina Triulza, dove essi potranno presentarsi a tutto tondo, con iniziative che li facciano conoscere al pubblico internazionale di Expo ma anche con i loro prodotti».
«Anche in questi ultimi anni di crisi, la cooperazione, a livello mondiale, ha dimostrato una maggiore tenuta, tanto che l’ONU le ha dedicato il 2012 per il ruolo di resistenza alla crisi. Le cooperative – conclude Mercuri – lo hanno fatto in diversi modi: nell’agroalimentare, per esempio, permette al singolo socio produttore della cooperativa di arrivare su mercati dove singolarmente non sarebbe in grado di arrivare; protegge l’occupazione; porta i servizi di welfare laddove lo Stato non arriva, anzi arretra; prova a rispondere al bisogno di credito di famiglie e pmi; promuove i workers buyout, il salvataggio delle imprese in default, con gli ex lavoratori che diventano imprenditori di se stessi e rilevano l’impresa; favorisce la nascita di start up giovanili e di cooperative tra professionisti. In questo modo le cooperative svolgono un ruolo sociale prima che economico».