Favorire l’incontro tra nuove generazioni e mondo del Terzo Settore è da sempre una delle missioni centrali di Fondazione Triulza, che attraverso i propri progetti promuove esperienze concrete di orientamento, innovazione e crescita professionale.
Con l’evento “Talenti per il Sociale: un’alleanza tra le politiche e il Terzo Settore”, organizzato nell’ambito di Orienta Talenti, la Fondazione ha voluto creare uno spazio di confronto e riflessione sul futuro del lavoro, sulle nuove competenze richieste e sulle opportunità offerte dall’Economia Sociale, un settore in continua evoluzione.
Il Terzo Settore, nel rispondere ai bisogni sociali e ambientali, ha sempre più bisogno di tecnologie, innovazione e nuove competenze. Le sfide cambiano rapidamente e servono nuovi talenti. Allo stesso tempo, cresce tra i giovani – anche tra chi studia materie STEM – l’attenzione verso la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale.
Giovani talenti e il futuro delle professioni nel sociale
Come aiutare i giovani talenti a orientarsi verso le professioni nel sociale? E in che modo istituzioni, università ed enti del Terzo Settore possono contribuire a costruire percorsi di crescita e collaborazione?
Da queste riflessioni è nato l’evento promosso da Fondazione Triulza: un dialogo tra politiche, mondo accademico e Terzo Settore per costruire insieme nuove opportunità di orientamento e di crescita.
L’incontro, presso l’Auditorium Pier Mario Vello di Cascina Triulza in MIND Milano Innovation District, ha visto la partecipazione di Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza ETS, Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano e Sergio Silvotti, Direttore del Forum Terzo Settore Lombardia.
L’evento è stata occasione di dialogo intergenerazionale: sono stati proprio gli studenti e le studentesse dell’Istituto Tecnico “Mattei” di Rho a porre le domande ai relatori.

I partecipanti hanno sottolineato come il sociale rappresenti un ambito trasversale, in cui impresa, tecnologia e sostenibilità si intrecciano per rispondere alle sfide del presente e del futuro.
È stato anche ribadito il valore dell’orientamento come strumento di consapevolezza e della collaborazione tra istituzioni, università e Terzo Settore per accompagnare i giovani verso professioni ad alto impatto sociale.
I numeri dell’Economia Sociale
Durante il confronto, sono stati condivisi dati significativi sull’economia sociale, a livello europeo, nazionale e lombardo:
- Nell’Unione Europea, l’economia sociale comprende oltre 4,3 milioni di entità, tra cui più di 246.000 imprese sociali, generando un fatturato di oltre 912 miliardi di euro e offrendo lavoro a 11,5 milioni di persone, pari al 6,3% della popolazione occupata. I principali settori di attività sono sanità e assistenza sociale (3,3 milioni di lavoratori), istruzione (702 mila) e arti, cultura e intrattenimento (622 mila);
- In Italia, rientrano nel perimetro dell’economia sociale più di 406 mila realtà, che impiegano oltre 1,5 milioni di lavoratori – di cui più di 875 mila donne – e coinvolgono oltre 4,6 milioni di volontari;
- In Lombardia, il mondo cooperativo è chiamato a giocare un ruolo centrale: la regione si conferma al primo posto in Italia per incidenza dell’economia sociale, con il 15,5% delle organizzazioni, il 21,1% degli addetti e il 18,2% dei volontari a livello nazionale. Su circa 320.000 addetti attivi nell’economia sociale lombarda, oltre 200.000 lavorano nel mondo cooperativo, che rappresenta i due terzi dell’intera forza lavoro del settore e si conferma pilastro fondamentale dell’economia sociale regionale.
(Fonte: “Benchmarking the socio-economic performance of the EU social economy”, Commissione Europea 2024, a cura di Euricse, Ciriec e Spatial Foresight.)