Il mondo cooperativo italiano e internazionale in campo per combattere la fame nel mondo con un documento di proposte presentato il 14 luglio 2015 in Cascina Triulza nell’ambito del convegno dedicato all’agricoltura sostenibile ‘Co-operatives: Empowering people for sustainable development and zero hunger’, organizzato da Confcooperative Nazionale.
La sfida globale
Per una globalizzazione sostenibile c’è bisogno di più cooperazione. Le Nazioni Unite stimano che nel 2050 il mondo avrà una popolazione di nove miliardi di persone. Ciò creerà enormi pressioni sul sistema alimentare – dalla produzione al consumo. La sfida, non è solo su come garantire la sicurezza alimentare, ma come farlo in modo sostenibile.
Nel mondo oggi le cooperative danno lavoro e sostentamento a 250 milioni di persone, il 12% della forza lavoro del G20. Il 30% delle produzioni agrolimentari è realizzato da imprese cooperative. Se fossero riunite tutte in un unico paese rappresenterebbero la settima economia mondiale.
Le cooperative sono già una risposta alle sfide dei prossimi decenni: nell’agroalimentare, nel welfare, nel credito, nel lavoro, nei servizi alla persona e al territorio.
La cooperazione è la forma di impresa che non viene calata dall’alto, ma parte dai territori, mette in rete le persone e i loro talenti ed è una tra le più autentiche formule di sviluppo che partono dal basso. È il vero percorso da intraprendere per innescare la crescita nei paesi poveri: promuoverlo dal basso. Continuare a indurlo dall’alto non serve.
Cosa possono fare le cooperative
Le imprese cooperative sono in grado di fornire agli agricoltori un modello organizzato, fondato su valori e principi che assicurano:
– Il controllo democratico dell’impresa: quando le persone decidono di creare una cooperativa scelgono un modello gestionale di impresa collettivo in cui le decisioni vengono prese in modo collegiale e il potere decisionale è distribuito in modo eguale ai soci a prescindere dalle quote di capitale possedute;
– Economie di scala: associandosi in cooperativa, gli agricoltori possono unire e condividere le loro risorse ottenendo economie di scala garantendo così maggiore produttività, accesso ai mercati, competenze e tecnologie alle quali, da soli, non avrebbero accesso. In cooperativa si riesce a raggiungere mercati impensabili per il singolo produttore. In cooperativa si è più forti e si riesce a remunerare meglio il lavoro del socio produttore.
– Sostenibilità: le cooperative lavorano per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità. Reinvestire i ricavi nella cooperative significa investire nel futuro creando le promesse per uno sviluppo equilibrato e solido. Le cooperative non delocalizzano e non abbandonano il territorio nel quale sono nate. Le cooperative sono imprese di persone, dove la finalità non è remunerare il capitale, antepongono la persona agli utili;
– Aggregazione della domanda: anche nel settore della distribuzione alimentare le cooperative rappresentano un modello di sviluppo sostenibile non solo per la loro naturale capacità di aggregare la domanda, ma anche perché riducendo la filiera garantiscono una distribuzione equa del valore. Offrono una soluzione adeguata anche al problema della proprietà dei mezzi di produzione, soprattutto nei paesi in cui la concentrazione della proprietà nelle mani di pochissimi latifondisti favorisce forme di enorme sfruttamento della manodopera.
Valorizzare il potenziale delle cooperative
Per valorizzare il potenziale delle cooperative sono necessarie:
• Politiche e norme che ne favoriscano la creazione, la crescita e lo sviluppo;
• Accesso al mercato dei capitali secondo modalità coerenti alla loro natura giuridica e ai loro principi;
• Condizioni di accesso ai mercati nazionali e internazionali che ne rispettino e valorizzino i prodotti e servizi.
L’impegno cooperativo
Di fronte alla sfida globale di porre fine alla povertà e garantire a tutti la sicurezza alimentare il movimento cooperativo si impegna a:
– Promuovere azioni che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, come definiti dalle Nazioni Unite;
– Costruire partnership con governi, autorità locali, imprese, società civile per migliorare i risultati delle azioni;
– Impegnarsi con le autorità pubbliche per migliorare la politica e il quadro normativo per la creazione, la crescita, la tutela e lo sviluppo delle imprese cooperative;
– Esplorare e sviluppare nuove opportunità commerciali.