Fondazione Triulza, network di organizzazioni del Terzo Settore e dell’economia civile operativo in MIND, è ufficialmente entrata a far parte del Cluster dell’Economia Sociale, uno dei Cluster Industriali dell’Unione Europea, ed è stata inserita nell’hub istituzionale European Cluster Collaboration Platform con il nome di “Triulza”: https://profile.clustercollaboration.eu/profile/cluster-organisation/bfb10ff9-0f4b-4881-8a21-452b7e6606d5
“Un unicum Europeo che apre la strada ad un grande spazio di sperimentazione dentro MIND e in Italia”, afferma il professore Mario Calderini
L’ingresso nell’ecosistema dei Cluster dell’UE conferma e riconosce il valore di Fondazione Triulza all’interno di MIND e ribadisce l’importanza della presenza della società civile all’interno dei distretti dell’innovazione: una presenza che dev’essere fattiva e che ha un valore anche economico.
“Il riconoscimento da parte della Commissione Europea di Fondazione Triulza come uno dei cluster italiani per l’economia sociale è un risultato importante che apre la strada, anche formalmente, a un grande spazio di sperimentazione dentro MIND e in Italia. Triulza si pone infatti un unicum Europeo: è un cluster dell’economia sociale innestato direttamente in un distretto di innovazione ad alta intensità tecnologica e di conoscenza. L’economia e l’impresa sociale sono davvero protagoniste del modello di innovazione di MIND. Il cluster Triulza contribuisce ad aprire MIND all’innovazione sociale ed ai territori su scala internazionale. Al contempo, la collocazione di Triulza nel distretto esplicita il ruolo della Fondazione come solida rete per la trasformazione tecnologica dell’economia sociale”, dichiara Mario Calderini, professore ordinario del Politecnico di Milano e Presidente del Comitato Scientifico della Social Innovation Academy in MIND.
“Questo riconoscimento conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione e in linea con l’Action Plan for the Social Economy dalla Commissione Europea, che chiede agli Stati membri di definire e promuovere un’economia sociale di nuova generazione che vada oltre il perimetro del Terzo Settore e che riguardi tutto il sistema economico. L’economia sociale è per l’UE un Cluster industriale ed è per questo che dobbiamo continuare a promuovere e supportare la digitalizzazione e il trasferimento tecnologico delle realtà del Terzo Settore insieme a nuovi strumenti finanziari e a modelli di collaborazione e contaminazione con altri modelli d’impresa che hanno gli stessi obiettivi sociali d’impatto. MIND, oltre ad essere la palestra di sperimentazione di questo modello, rafforza inoltre la sua vocazione internazionale facendo parte del nuovo Cluster dell’economia sociale”, afferma Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza.
Tra le iniziative di Fondazione Triulza in MIND riconosciute di valore dalla Commissione Europea nel contesto dei cluster industriali dell’economia sociale:
- I percorsi di capacity building e di trasferimento tecnologico per cooperative, startup sociali e startup innovative sviluppati con il progetto Social Tech insieme a Fondo Sviluppo – Confcooperative, Coopfond – Legacoop e General Fond – AGCI (che hanno già coinvolto 52 cooperative e startup sociali);
- Le attività per immergere nell’ecosistema d’innovazione di MIND imprese innovative ad impatto attraverso strumenti come le Call Social Tech e il progetto MatchIS con Finlombarda e PlusValue;
- Il Social Innovation Campus, hub privilegiato per promuovere l’innovazione sociale e l’impatto tra le nuove generazioni con percorsi di orientamento e di co-progettazione, che ha già coinvolto nelle quattro prime edizioni circa 20.000 partecipanti;
- Le attività di dibattito e di confronto sulla misurazione dell’impatto e sull’attivazione di strumenti finanziari mirati nell’ambito della Social Innovation Academy dal 2018.
In questo nuovo contesto internazionale, Fondazione Triulza intende rafforzare le collaborazioni con realtà italiane e non per l’attuazione di progetti e di attività che servano a rafforzare e valorizzare l’economia sociale in Italia, anche attingendo ai fondi che la Commissione potrebbe dedicare ai membri dei Cluster.