La città di Murcia, riconosciuta come capitale spagnola dell’economia sociale del 2025, ha ospitato la Social Economy Week, il più importante appuntamento europeo dedicato all’economia sociale e ai suoi protagonisti. L’evento, co-organizzato dal Governo spagnolo, dalla Regione e dalla Città di Murcia, da CEPES, Ucomur e Social Economy Europe, ha riunito rappresentanti istituzionali, reti, imprese sociali e accademici per riflettere sul futuro del settore e sulle nuove sfide poste dalle transizioni verde e digitale.
Fondazione Triulza, riconosciuta dal 2023 Cluster Industriale di Social Economy dall’Unione Europea, si occupa del tema ormai da diversi anni, ed è impegnata nell’immergere nel distretto MIND le diverse e plurali realtà di economia sociale presenti nelle sue reti. L’economia sociale è uno dei temi principali su cui si incentrano i progetti di Fondazione Triulza, nonché il lavoro del Comitato Scientifico della Social Innovation Academy.
Per questi motivi, Fondazione Triulza ha preso parte all’iniziativa con le proprie tirocinanti, Federica Sammali e Cristina Delli Carri, dottorande dell’Università degli Studi di Milano impegnate a osservare da vicino l’evoluzione del dibattito europeo sull’economia sociale e a integrarne i risultati nei rispettivi percorsi di ricerca dedicati all’innovazione e all’inclusione sociale.
Il Social Economy European Summit
Il Summit ha offerto uno sguardo aggiornato sull’attuazione del Social Economy Action Plan (SEAP), il piano europeo adottato nel 2021 per rafforzare e riconoscere il ruolo dell’economia sociale negli Stati membri.
Primo giorno

I panel della prima giornata hanno approfondito lo stato di avanzamento delle 63 misure previste dal SEAP, le sue prospettive future e la necessità di adottare strategie nazionali coerenti con le linee guida europee. Un tema di particolare attualità per il nostro Paese, dove in questi giorni è aperta sul sito del MEF (fino al 12 novembre) la Consultazione pubblica sul Piano Nazionale per l’Economia Sociale, un’occasione per stakeholder e cittadinanza di contribuire con osservazioni e proposte sui temi emersi al Summit.
Il confronto ha toccato anche il futuro del SEAP nel contesto del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), la cui prima proposta è da poco stata formulata dalla Commissione europea. Infatti dalla tavola rotonda emerge una visione chiara e condivisa: in un contesto europeo in cui le priorità attuali sono difesa e competitività, le organizzazioni dell’economia sociale hanno l’opportunità e la responsabilità di guidare l’agenda, dimostrando che crescita e giustizia sociale possono procedere insieme.
La prima giornata di lavori si è conclusa con una visita sul campo ad alcune delle più fertili realtà dell’economia sociale del territorio di Murcia:
- Colegio Los Olivos: un modello di scuola cooperativa nato nel 2003 da un gruppo di insegnanti desiderosi di promuovere il modello cooperativo nel settore dell’istruzione e della formazione;
- HEFAME: grande cooperativa del settore della logistica farmaceutica.
Secondo giorno
Nella seconda giornata i panel hanno ospitato un appassionato e attuale confronto tra membri di diverse istituzioni europee e nazionali impegnati nella discussione sui futuri sviluppi per l’implementazione del SEAP, anche alla luce dei cambiamenti che si sono registrati nel panorama politico dopo la sua approvazione nel 2021, sia sul fronte della politica estera, sia a seguito delle elezioni del Parlamento europeo nel 2024 e del rinnovo della Commissione europea.
Il lancio del SEAP ha avuto un ruolo determinante nel rendere l’economia sociale una priorità strategica per l’Unione Europea. Come sottolineato dai membri del Parlamento europeo e della Commissione intervenuti nel primo panel, molti elementi del SEAP hanno già generato cambiamenti significativi: dalla direttiva sugli appalti pubblici ai fondi strutturali, che ora includono un esplicito riferimento agli attori dell’economia sociale. Parallelamente, diversi Stati membri stanno elaborando le proprie strategie nazionali in materia. Tale dinamica è stata confermata anche dall’intervento dell’OCSE, che sta fornendo assistenza a diversi governi nazionali in questo processo, nonché, nel secondo panel, con gli interventi dei rappresentanti di cinque governi nazionali dell’UE.

Come emerso nelle conclusioni del Summit, in un contesto europeo sempre più orientato verso temi di difesa e competitività, l’economia sociale rappresenta un motore strategico per una crescita equa e sostenibile.
La partecipazione di Fondazione Triulza e delle sue giovani ricercatrici testimonia l’impegno costante nel rafforzare il dialogo tra Ricerca e Innovazione, contribuendo alla costruzione di un futuro europeo fondato su giustizia sociale, solidarietà e sviluppo sostenibile.