Si parla di diritto d’autore il 30 luglio in Cascina Triulza, il Padiglione della Società Civile di Expo Milano 2015, con Adriano Bonforti, fondatore della piattaforma per la tutela degli artisti Patamu.com, Federico A. Amico, responsabile nazionale cultura Arci e Felice Romeo, consigliere di Fondazione Triulza. Lo scopo è quello di sensibilizzare non solo i musicisti, ma anche gli addetti ai lavori e i proprietari dei locali adibiti a musica ed eventi live.
Subito dopo si darà il via alla musica live targata Patamu.com, con un open mic in cui ruoteranno diverse band e artisti della scena emergente meneghina e lombarda. Grazie al nuovo servizio di Patamu, PatamuLIVE, tutti gli artisti che si esibiranno riscuoteranno direttamente e interamente i propri compensi per il diritto d’autore senza alcuna intermediazione.
“Il fatto che una start up come Patamu sia stata invitata all’Expo da realtà come ARCI e Cascina Triulza, da sempre attente all’arte e alla cultura” – sottolinea Adriano Bonforti – “è molto importante perchè questo ci consente di portare all’esposizione universale un servizio innovativo e totalmente rivoluzionario per l’Italia, che esplora nuovi modelli di diritto d’autore e che rovescia totalmente sul piano concettuale il principio in base al quale hanno lavorato fino ad oggi le collecting: mentre queste riscuotono le royalties e ne restituiscono in seguito una percentuale, più o meno alta, con PatamuLIVE, invece, è l’autore che riscuote per intero le royalties e decide poi liberamente se donare una quota per sostenere il progetto e aiutarlo a crescere e a migliorare. Le dinamiche messe in moto da questo progetto non solo restituiscono dignità alla figura degli artisti come categoria professionale, ma hanno anche l’effetto positivo di arricchire la biodiversità delle proposte che arrivano alle nostre orecchie e ai nostri occhi, in un’Italia sempre più compresa da una proposta culturale standardizzata”.
Patamu.com è una piattaforma per la tutela degli artisti e delle loro opere dal plagio. Ha vinto due premi per l’innovazione ed è stata una delle prime startup in Italia iscritta al registro delle imprese innovative, cui è stata riconosciuta legalmente la propria vocazione sociale da parte dello Stato Italiano.