Lavorability 2 è il progetto coordinato da Fondazione Triulza che avrà come focus l’inclusione sociale, in particolare l’inserimento lavorativo di persone in stato di restrizione della libertà, in collaborazione con la Seconda Casa di Reclusione di Bollate. Il progetto si baserà principalmente su questi due aspetti: le opportunità di inserimento lavorativo offerte dall’Area MIND e il coinvolgimento delle tante reti territoriali che la compongono.
Il progetto sarà realizzato con il supporto di Regione Lombardia e coordinato da Fondazione Triulza in partnership con CE.SVI.P. Lombardia, Comune di Milano, Consorzio Cooperho Alto Milanese, Stripes Coop. Sociale Onlus. Il progetto è stato realizzo nell’ambito del programma POR FSE Parità e Inclusione dell’Unione Europea.
Un progetto innovativo
Lavorability 2 si innesca in un contesto unico nel suo genere: la nascita di una nuova città, il quartiere MIND Milano Innovation District. I principali elementi di innovazione sono:
- Il fatto che MIND inserisca già dalla fase di progettazione del sito il tema dell’inclusione sociale.
- La creazione di una rete variegata e unica, a cui appartengono organizzazioni molto diverse tra loro unite da un obiettivo comune.
- La qualità degli inserimenti: il progetto si concentrerà infatti prevalentemente su profili professionali di qualità, che richiedono indubbiamente maggiore preparazione, ma che daranno opportunità e prospettive migliori alle persone coinvolte. Anche per questo, gli inserimenti lavorativi saranno una delle fasi, che comprenderanno un accompagnamento pre inserimento, formazione, laboratori, sviluppo delle soft skills e monitoraggio successivo.
Fasi e attività previste
Colloqui conoscitivi – a cura di Consorzio Consorzio Cooperho Alto Milanese
Il coinvolgimento dei soggetti beneficiari, individuati in prima istanza dall’istituto di pena, partirà con i colloqui individuali, per arrivare alla presa in carico e la definizione condivisa di un progetto individualizzato che a partire dalle caratteristiche personali e dalla storia lavorativa pregressa, accompagnerà e guiderà lo svolgimento dell’intervento. Durante i colloqui saranno spiegati agli utenti i passaggi e le attività previste.
Presa in carico e attività di formazione. A cura di Consorzio Cooperho Alto Milanese
In seguito ai colloqui avverrà la definizione dei singoli percorsi volti alla ricostruzione delle relazioni e all’inserimento lavorativo.
Attività di formazione e di orientamento. A cura di CE.SVI.P. Lombardia.
Da qui si avvierà un percorso di orientamento al lavoro, che prevede il bilancio delle competenze e la formazione one to one sulla scrittura del C.V.. Lo scopo è avviare con i destinatari del progetto un processo di analisi e auto osservazione al fine di scoprire e promuovere il bagaglio esperienziale degli utenti. Verrà proposto agli utenti un percorso di analisi delle esperienze formative, professionali e sociali maturate, per individuare le potenzialità e progettare un piano di sviluppo professionale efficace. L’attività individuale di scrittura o revisione del C.V. ha l’obiettivo di condividere la metodologia delle tecniche di ricerca attiva del lavoro, supportare i partecipanti nell’affinare gli strumenti per la ricerca del lavoro e stimolarli rispetto alla ricerca del proprio “destino” professionale. L’attività di formazione sulle competenze trasversali e le attività laboratoriali saranno propedeutiche al percorso di tirocinio per facilitare l’inserimento.
Avvio tirocini. A cura di Fondazione Triulza e Comune di Milano
Partendo dai job profile generati, saranno individuate insieme agli educatori ed agenti di rete dell’Istituto di Reclusione di Bollate le persone maggiormente idonee da far incontrare alle aziende per i colloqui di selezione. Una volta avvenuta la selezione saranno avviati i procedimenti per i tirocini con il supporto degli uffici del Comune di Milano. L’inserimento lavorativo non avrà un obiettivo solamente numerico, ma ricercheremo principalmente la qualità dello stesso, investendo cura, ascolto e tanta preparazione sia delle persone da inserire sia delle aziende che accoglieranno, affinché l’esperienza non sia solo un atto caritatevole con una data di scadenza, ma opportunità vera di miglioramento e crescita per i detenuti e di arricchimento anche culturale e umano per le imprese che inseriscono.
Laboratori sociali. A cura di Cooperativa Sociale Stripes Onlus
Un’ultima fase prevede la realizzazione di due laboratori sociali ai quali invitare cittadini ed attori sociali del territorio, per far sì che l’esperienza sia “disseminata” e resa visibile a tutta la cittadinanza. I partecipanti si misureranno con parole quali rieducazione, risocializzazione, consapevolezza, responsabilità, partecipazione, cittadinanza attiva. L’obiettivo dei laboratori è dare spazio alle potenzialità della comunità sperimentando un approccio basato sulla prossimità, capace di abilitare le tante energie civiche ed il capitale sociale cittadino.
Risultati attesi
Il progetto consentirà di aprire nuovamente le porte dell’Area MIND (che ha ospitato Expo Milano 2015) e dei tanti soggetti e aziende che la stanno popolando a vario titolo, ai bisogni di una popolazione fragile quale quella dell’Istituto di Reclusione di Bollate. Non si tratta solo di aspetti quantitativi ma della qualità delle opportunità di lavoro che vengono offerte alle persone. L’altro macro obiettivo è quello di sensibilizzare e diffondere la cultura dell’inclusione in un sistema di attori spesso lontani da queste tematiche: aziende, ospedali, centri di ricerca, in prospettiva università. Il progetto vuole abbattere alcune barriere e far discutere di questi temi soggetti che non li avevano mai considerati.
Infine, un altro obiettivo è costruire un sistema tra alcuni soggetti del Terzo Settore e dell’Economia
Civile che normalmente agiscono per conto loro e a compartimenti stagni, per permettere loro di strutturare in modo più integrato il sistema dei servizi sul territorio.