“Territori Olimpici – Accessibilità per Tutti” è il percorso che ha portato alla costruzione di una comunità di pratica in Valtellina per raccogliere idee, spunti e proposte sul tema delle accessibilità in vista dei Giochi Olimpici 2026. Il progetto è promosso da PoliS, ente strumentale di ricerca di Regione Lombardia, e realizzato da Fondazione Triulza in partnership con Pares.
Il percorso si configura come una ricerca esplorativa partecipata sulle condizioni di accessibilità a servizi turistici, culturali e territoriali in Valtellina. Ha avuto inizio a luglio con un evento di avvio al quale hanno partecipato diverse istituzioni e organizzazioni del territorio valtellinese, ed è proseguito successivamente con interviste, quattro focus group a cui hanno aderito 95 persone e un questionario per raccogliere punti di vista e spunti rispetto al tema delle accessibilità, compilato da 450 persone del territorio valtellinese – ma non solo.
Il 2 dicembre a Sondrio si è svolto un momento di rielaborazione e restituzione dei risultati del lavoro svolto finora. In quest’occasione si sono riunite in presenza più di 30 persone e rappresentanti delle organizzazioni che hanno partecipato alla comunità di pratica, con l’obiettivo di raccogliere il lavoro fatto finora e soprattutto per lanciare lo sguardo al futuro, da qui al 2026.
Hanno aperto la mattinata Fulvio Matone, PoliS Lombardia; Massimo Minelli, Fondazione Triulza e Anna Maria Pola Orio, Fondazione Pro Valtellina. Successivamente, Francesca Rogna, Associazione Dappertutto OdV (Natura Accessibile), Gloria Busi, Rete Bibliotecaria Provinciale – Provincia di Sondrio (Cultura Accessibile) e Valter Micheloni, Comune di Albosaggia (Sport Accessibile) ci hanno presentato le loro esperienze di accessibilità.
Elisa Frangi e Graziano Maino di Pares hanno illustrato i primi risultati del percorso “Territori Olimpici”, in particolare l’interessante panoramica emersa dal questionario.
La mattinata si è conclusa con l’esercizio della “Nuvola delle idee sulle accessibilità”, un lavoro a gruppi di rielaborazione e restituzione delle idee emerse in questi mesi, e con un intervento di Fulvio Matone di PoliS Lombardia.
I ragazzi e alle ragazze di FreeAbile Bakery, la pasticceria legata ad Albergo Etico che aprirà i suoi locali a febbraio, si sono occupati del catering; gli interventi della mattinata sono stati inoltre tradotti in Lingua Italiana dei Segni (LIS).